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la foresta che cresce

illustrazioni di lucia scuderi

lapis edizioni | 108 pagine | euro 17,50
prima edizione novembre 2024
isbn 9791255190165
per ragazzi di 9/14 anni

ogni albero non è un albero e basta, come ogni persona non è solamente una persona; figurarsi quando alberi e persone si incontrano... ecco allora sedici storie di alberi che hanno incontrato qualcuno che li ha resi unici, come è unico ognuno di noi.
anche ogni foresta non è una foresta e basta, come ogni popolo non è solamente un popolo; figurarsi quando ci si incontra, intrecciando le nostre culture, come le radici nel terreno... ecco allora sedici storie di alberi, di foreste, di popoli, che sono anche storie di persone, di ambiente e di umanità

il nome degli alberi

< il signor nils viveva tranquillo con la sua amata christina in una fattoria nel sud della svezia, dove gli inverni sono freddi e innevati e le estati durano appena il tempo necessario per il raccolto del grano. il settecento era da poco cominciato, christina aveva dato alla luce il piccolo carl e il signor nils era diventato pastore della sparuta comunità di råshult, nella contea di kronoberg, nella provincia di småland.
curava i campi e gli animali al mattino, lo spirito e l’anima dei fedeli nel pomeriggio, il focolare e la famiglia la sera, e riusciva pure a ritagliarsi del tempo per badare alle piante e dedicarsi allo studio della botanica, che era la sua grande passione.
non distante dalla fattoria se ne stava tranquillo un bell’esemplare di tiglio, pianta robusta per il clima della scandinavia, che ben arredava il paesaggio. e il reverendo nils, quando lasciava la casa al mattino o vi tornava al tramonto, non mancava di rallentare il calesse passandogli a fianco, sorridendo appena, quasi stesse salutando un vecchio amico.
tanto quella pianta era ormai parte di lui, che un giorno pensò di adottarne addirittura il nome. tiglio in svedese si dice lind, come anche in danese, in norvegese e in islandese, e si dice linden in inglese, linde in tedesco e linde anche in olandese; lui per il resto della vita si sarebbe quindi chiamato linnaeus, in una forma quasi latineggiante, che gli donava una certa eleganza. nils ingemarson linnaeus, per la precisione e, per discendenza, il figlioletto sarebbe stato carl nilsson linnaeus... >
"le storie si celano dietro ogni angolo, in ogni vita, in ogni luogo e occasione. per svelarle, però, ci vuole occhio attento e orecchio curioso, testa aperta e mani artigiane. ci vuole uno sguardo che vada oltre l'apparente e il meramente tangibile..."
anselmo roveda
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