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questa storia è dedicata a chi cambia spesso idea. anzi no...
racconto ai piccoli il mondo dei grandi
ai grandi il mondo dei piccoli
racconto ai piccoli il mondo dei grandi
ai grandi il mondo dei piccoli
ops!
venti imprevisti che hanno cambiato l'evoluzione e la storia
con telmo pievani
illustrazioni di sualzo
editoriale scienza | 144 pagine | euro 18,90
prima edizione novembre 2024
isbn 9788893933193
per ragazzi di 9/14 anni
qual è la differenza tra un istante e la storia dell’umanità? o anche di più: tra un attimo e la storia dell’universo intero? se c’è... già, perché un battito di ciglia pare cosa semplice, ma per farlo bisogna avere le ciglia, quindi le palpebre, gli occhi, il volto, la testa, il corpo intero; e per avere il corpo bisogna essere nati e magari cresciuti almeno un po’; per essere nati bisogna che due persone ci abbiano concepito e atteso per nove mesi, e le due persone devono essersi conosciute e anche loro sono nate anni prima e così possiamo tornare indietro fino al big bang, senza il quale il battito di ciglia non ci sarebbe per nulla. non dobbiamo dare tutto questo per scontato, perché avrebbe potuto benissimo non succedere.
grande, piccolo, minuscolo
< mister john aveva la consuetudine di svegliarsi assai presto al mattino, per sfruttare le ore fresche dell’alba a far chissà cosa, ma un giorno si alzò ancor prima del solito: sbirciò il tempo alla finestra, si infilò un paio di calze per non prendere freddo alle punte dei piedi, si spazzolò i capelli ed il sorriso, stiracchiò i muscoli delle braccia e delle gambe, scelse una camicia a righe nell’armadio, si annodò la cravatta, preparò il caffè e dopo una buona mezz’ora di questo e di quello, finalmente la sua giornata poteva cominciare. con fare meticoloso infilò i suoi occhialini rotondi, posizionandoli in equilibrio sul naso, aggrappati dietro le orecchie, quindi prese un libro grosso così, con le pagine fitte fitte e piene di informazioni intriganti e interessanti.
era uno scienziato, mister john, abituato ad andare alla fonte di ogni cosa ne attirasse l’attenzione; intrigato da qualsiasi cosa ne stuzzicasse l’immaginazione. allora se vedeva un fiume, anziché sedersi lungo la riva a seguire con gli occhi la corrente, o allungare lo sguardo fino alla foce laggiù, preferiva girarsi e guardare lontano, lassù, andando controcorrente, fino a raggiungere la sorgente, dove l’acqua è più fresca e dove quel fiume è un rigagnolo appena... >
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