un tempo gatti e cani erano amici migliori e trascorrevano le giornate scodinzolando in compagnia, che a guardarli veniva voglia di unirsi a loro.

finché un giorno arrivò l’uomo, pigliò il gatto, lo portò a spasso, gli lanciò un sasso, lo condusse a caccia, lo mise di guardia alla casa e questo e quello. nel poco tempo libero che gli rimaneva, il gatto aveva ben poca voglia e ancor meno energia per continuare a scodinzolare con l’amico cane e la cosa non piaceva né all’uno, né all’altro.

ma un amico è un amico, perbacco, così il cane andò dall’uomo, gli fece le feste per rendersi simpatico, gli porse un pezzo di legno per farselo lanciare, gli indicò il guinzaglio per farsi portare a spasso, puntò una beccaccia e fiutò un po’ in giro, tanto che l’uomo, stupefatto di tutto ciò, lo elesse a suo fido compagno.

e finalmente il gatto poté rilassarsi in tranquillità, dormendo accanto al camino e guardando il pesce rosso nella vasca, grazie a tutto il lavoro che l’amico cane faceva al posto suo.

da allora, quando si trovano in compagnia, cani e gatti abbaiano e miagolano con gioia, si rincorrono dalla felicità, ringhiano e soffiano, si mordicchiano beatamente, che una tale amicizia va festeggiata con eccessi di allegria.